venerdì 18 settembre 2009

Sentirsi nuovo



C’è un momento per amare
un momento per tradire
il momento giusto per ricominciare
C’è un momento per odiare
per capire che non va
C’è il momento dei rimpianti
dei rumori più assordanti
degli amori senza un attimo di tregua
C’è la notte della strega
una notte senza musica, è surreale ridere
…ridere
per arginare questo spazio vuoto ancora dentro me
…sentirsi nuovo
C’è un momento di speranza
di saggezza e di pazienza
C’e il momento di follia all’occorrenza
C’è che a volte la paura
fa capire che non va
C’è il momento di sudare
di lavarsi ed asciugare
tutto quello che è rimasto
e che fa male
C’è il momento della resa
mentre l’aria è ancora tesa
è certo irrazionale ridere
…ridere
per arginare questo spazio vuoto ancora dentro me
…sentirsi nuovo
….e ridere
…vivere
per arginare questo spazio vuoto ancora dentro me
…sentirsi nuovo
…e ridere
…vivere
per arginare questo spazio vuoto ancora dentro me
…sentirsi nuovo
C’è un momento per studiare
le dinamiche del cuore
C’è il coraggio di restare ad aspettare
C’è il silenzio che ti piega
e ti spiega che non va
C’è il momento di sentire
se annegare o respirare
poi strapparsi forte gli occhi per guardare
C’è il tormento delle mani
per capire se mi ami
o rassegnarmi ancora a vivere
…vivere
per arginare questo spazio vuoto ancora dentro me
…sentirsi nuovo
….e vivere
…vivere
per arginare questo spazio vuoto ancora dentro me
…sentirsi nuovo
l’aurora – ti sfiora
nel cielo – ancora
un uomo – di vetro
io che muoio – ma volo
C’è un momento senza tempo
che è passato come un lampo
ed un mare di parole accartocciate
che se non le hai mai sentite
non capisci come sto ...

Max De Angelis

C'è un momento per sparire
un momento per tornare
un momento per morire
e un momento per gridare
VIVERE!!!

La giornalista canticchiante

sabato 12 settembre 2009

Nuotare in questo infinito mare

La vita ti presenta il conto...
quanto hai mangiato? Quanto hai dato? E ti richiede il pagamento...
Ora ho saldato il mio debito...
Vado avanti...
Nuoto nel mare infinito che mi si presenta, sono stanca, le mani e le braccia cedono, ma non posso mollare...
Non vedo l'orizzonte, ma so che una terra lontana mi attende...

Nuoto e sento freddo...
a volte spero che questo mare si ghiacci a portare via l'ultimo mio soffio di vita, altre volte vorrei diventasse piscina per allenare i miei muscoli e uscire dall'acqua quando voglio...
Ma poi capisco che l'unico modo che ho di crescere è continuare a nuotare...

La giornalista con l'acqua alla gola..

mercoledì 9 settembre 2009

il libro della mia vita

Apro le pagine della mia vita e leggo:
ricorse verso sogni lontani
mari in tempesta e mille rami a cui aggrapparsi...
sguardi di bambini incapaci di rancore
e visi di adulti incapaci di sincerità...
Corro verso la mia strada che continuamente muta...
svelta i piedi percorrono ogni singolo pezzo di terra...
la meta è lontana!

il libro non è finito di scrivere, ma qualcosa intravedo...
il tema...
una lunga ricerca di emozioni, una incessante e impassibile ricerca di amore...

Non so vivere senza amore,
come un cuore vuoto non può battere...
non si può stare senza speranza, senza sorrisi, senza sogni...

E allora veloce verso quel puntino... più veloce...

e cadere e rialzarsi ancora ed ancora sino a che le ginocchia non sanguinino...

scappare dalla tua anima per cercarne una più grande

e scoprire

che tu sei l'anima più bella...

Il dolore non ha forma, l'amore sì!
Il dolore ti blocca, l'amore ti muove...

corri allora, corri... e cerca di chiudere bene quel libro.

la giornalista all'inseguimento dell'ultima pagina perduta

domenica 6 settembre 2009

LENTAMENTE MUORE... Pablo Neruda e Marta Medeiros





Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi
percorsi, chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini
sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli
occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova
grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno
sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.