giovedì 31 gennaio 2008

Carrie a Mister Big


"Sono stata sulla giostra, sono passata per le porte girevoli, sento di avere incontrato qualcuno con cui posso stare ferma un minuto e ...
Vuoi stare fermo con me?"

CARRIE a Mister Big!

Mia sorella, la saggia!

Ha ragione mia sorella, la saggia!
Ha ragione, è vero, lei mi conosce.. eccome! Mi parla di realtà e io le parlo di sogni! Forse per questo non ci siamo mai capite! Lei vive sulla terra e io su Marte (o dovrei dire Venere?)
Lei ha la vista, io il sentore. Lei vede, analizza con chiara lucidità! Io invece non faccio altro che sognare! Anche ora, anche prima! Il mio livello di sogno è inversamente proporzionale alla realtà.
Più una cosa è vera, più io ho la tendenza a sognare l'opposto! Ihihihih..
Mi parla delle mie ossessioni, delle mie paure, dei miei affetti. ECCESSIVA!! Lei chiude tutto così!
E poi mi ricorda che o cambio al più presto, oppure rimarrò sola tutta la vita (SENTENZA!!!)
Io indulgente verso gli altri e mai verso me stessa dico sì, hai ragione.
Ma penso che se un'alchimia è forte, non si spegne in 4 giorni.
Ma quale alchimia? - dice mia sorella - L. tu non permetti nemmeno di mescolare gli ingredienti per dire la formula magica!
Forse è vero, ma questo mi sa tanto di veleno e non di pozione!

Saggia sorella!
L.

mercoledì 30 gennaio 2008

Disgusto!

Mi trema il cuore, per disgusto, per dolore. Mi schiaffeggia questa ipocrisia beffarda. Trattata da mucca al pascolo, da "senza dignità" da poco conto! Mi mortifica ogni volta il gesto e il fatto.
Quel silenzioso apparire disinvolta in ogni circostanza. Cadere sotto i colpi d'ascia che getta. E' come morire due e più volte. Quella ghigliottina la sento ancora al collo. Mi squarcia, mi prosciuga!
Cattivo! Mi verrebbe da dire qualcosa di più forte, ma preferisco solo dire Cattivo!
Con i comportamenti e con le azioni mi dice che non sono importante che non esisto che sono un nulla! E quello che mi turba di più è immaginare che sia a ridere di me da qualche parte del mondo. Che sia a canzonarmi ancora. Lui, così imperfetto e così altero. Lui così sicuro di me e così certo del suo non voglio legarmi.
Ma pensi veramente che io non abbia altro? Pensi davvero che io viva solo di questo? Ti sbagli! Io cerco la felicità, il piacere, il sorriso, ma più di tutto l'amore. Io ho il cuore aperto. Lo espongo alle intemperie e non ho paura. Tu nemmeno! No. Tu sei deciso! Non sono il tuo mozzo, né tu il mio Capitano.
Allora andrò via... nuoterò fuori da questa nave. Mi getterò nel mare a cercare la solitudine o la compagnia. Io che se solo volessi ne avrei 100 uguali a te! Io che mi mangerei le stelle. Io che volerei. Ma non mi conosci, no, non conosci il mio tremare. Tu mi giudichi e mi insulti. Pensi che sia un tappo per le tue ore di buco. No.... NO.. No...
Io sono una persona e come tale voglio essere rispettata. Vai via mostro! Via!
Mi fai solo pena!
L.

Sento tutto

Quanti segreti, sussurrati, celati. Intrighi di Corte che non possono essere rivelati. Eppure...
Sarà per il mio particolare interesse per la storia di Francia, per la monarchia, per gli intrallazzi che vivevano in quelle sontuose camere. Sarà per la mia morbosa curiosità che mi porta ad analizzare ogni particolare, ogni sospiro, ogni sguardo. Saranno i sospetti che sin dall'inizio mi assalgono, sarà questo o sarà niente!?
Arrovello la mia mente alla ricerca di risposte plausibili e di placare quegli spiriti che si agitano dentro di me. Vorrei zittire quelle voci che mi sussurrano all'orecchio tutte queste cattiverie.
Ma quando il DUBBIO mi assale mi sento mancare...
Quel DUBBIO che non tollero, quel DUBBIO che non digerisco, quel DUBBIO che non lascia spazio alla ragione.
E vorrei chiedere, vorrei gridare, vorrei far capire che non sono stupida! Vorrei, ma a cosa servirebbe? A nulla! Chi ti considera tale, lo penserà comunque. Chi ti conosce invece, sa che così non è. Quindi non cercare di capire! Non cercare di leggere tra le righe e tra i non detti. Cerca solo di assaporare quei lunghi attimi di gioia che ti regali DA SOLA!!!
Si capta, lo sai, il tuo sensto senso non ha mai fallito. Spesso vedi al di là delle cose. Percepisci dove gli altri si fermano. Tu senti!!! Senti. Senti!
E' questo sentire che mi infastidisce, questa invasione di sensazioni. E' come se sapessi e non volessi ascoltare. Ecco mi si palesa davanti. Vedo tutta la situazione. Ogni scena, ogni atto, ogni cosa, ogni sorriso. Sento ogni parola... sento... sento...
Ora però, voglio chiudere gli occhi e alzare il volume dello stereo! Non voglio più né vedere, né sentire. Anzi, ci penserò domani... infondo.. domani è un altro giorno! (cit.)
L.

A te... vita!

La crudeltà, il cinismo, la mancanza di scrupoli! Stamane mi sono svegliata con questi odori nel naso. Poveri piccoli esseri. Coloro che danno lavoro, non lo sanno che da esso può dipendere il nostro vivere. E se ancora credessi sia possibile la favola di due cuori e una capanna, fortunatamente la vita mi ricorda la realtà: niente capanna! Ma specialmente, niente due cuori! Ne hai solo uno, il tuo e cerca di tenertelo ben stretto perché con gli strattoni che gli stai provocando potrebbe non funzionare a lungo.
E poi... BASTA con questa lunga lamentela sul mondo, sulle cose e sugli avvenimenti avversi, è la vita! (anche se sinceramente mi sono alquanto rotta di giustificare i capricci di questa cavolo di vita! Se fosse mia figli la prenderei a sberle! La educherei!)
Facciamo così: io la smetto di pensare e tu vita la smetti di sorprendermi con i tuoi capricci. Mi concedi una piccola tregua? OK hai vinto tu questo round! Mi concedi una pausa? GRAZIE!!!
Cercherò di non avere bisogno di un lavoro adeguato alle mie competenze, cercherò di non avere bisogno di una persona speciale al mio fianco, cercherò di non sentire la nostalgia delle persone care e mi sforzerò di essere sempre allegra, così come tu mi odi!
E sai vita! Forse un giorno potremmo anche uscire e berci un caffè, sai vita, forse un giorno potremmo diventare amiche. E tu questo non te lo aspetti!
L.

martedì 29 gennaio 2008

Fiction o realtà? TV o vita?

Tra stravaganti colori suoni e visi, mi appare il caos di un programma televisivo. Scrutinati da che, da cosa, e da chi? Un'ora di freddo ad attendere il passaggio di una camera che lenta sfiora le teste di chi si crede Zeus! Ho la tosse e quell'attesa oltre ai nervi ha gustato anche la mia voce che nel momento culminante non mi ha abbandonato, ma ha fatto fremere i muri di un piacere impercettibile forse anche a loro.
Lindo e pulito quasi maniacale quel bianco delle pareti, quasi un ospedale. Ma i grembiulini dei bambini erano di pelle e quelli delle bambine troppo corti!
Lamine e strass in quel bagliore fatto di bianco latte e luci artificiali. Labbra rosse e voci soffuse e orecchie tese ad origliare: "Come sarà, quando sapremo? Come andrà?"
Il panico si è impossessato di me e un rifiuto totale di ciò che avevo intorno. Ho girato il plesso per cercare un'uscita ma parevo esser stata risucchiata da quella spirale di cemento.
Finalmente dopo minuti andati alla ricerca di aria, ecco la meta! Era lì a pochi passi, dietro di me.
La strada per la stazione era lunga, il freddo tagliente, mi sono persa lungo i campi adiacenti la Fiera. Un uomo africano mi ha fatto l'occhiolino dalla macchina, io andavo avanti a passo spedito.
Incontro un operaio e gli chiedo la strada per la stazione, mi fa tornare indietro. Ma questa città è peggio di un labirinto?
Attraverso due stop e mi ritrovo al punto di prima. fermo 27 passanti per chiedere indicazioni precise, ma ognuno ha un proprio punto di vista sui punti cardinali!
Disperata mi avvio cercando di interpretare il linguaggio oscuro delle indicazioni stradali. Dopo vari tentativi e stremata dall'incoerenza delle segnalazioni, mi ritrovo nel parcheggio delle biciclette. La rete alta non mi permette di uscire! Oddio! Sono in trappola! Poi alzo gli occhi e come d'incanto mi ritrovo sul primo binario e sulla via di casa.
Sento annunciare il treno per Bologna e lo rincorro, un controllore mi canzona perché, mi ricorda, che mancano ancora dieci minuti alla partenza e che il binario è l'altro.
Salgo al volo, mi siedo e mi viene da dormire. Una giornata molto stressante, una perdita di tempo! Ho nostalgia di casa e del mio letto.
Arrivo e mi lascio cadere sul divano, ma poi una telefonata mi sveglia di botto! E' il mio caporedattore, mi sta insultando!! Cooosa? Non mi vuol pagare i tre mesi di articoli?? Ma sei pazzo? Come? Dici che sembro un'infante? Ma ti senti? ma sei proprio stressato bello mio! Chiudo mesta, non una reazione, non una risposta. Devo pensare! Devo riflettere! Mi getto ancora sul divano e mi sento come una brocca appna soffiata. VUOTA. La mia argilla si sta per spezzare. Crollo!
Lacrime e rabbia, una mistura potente in me.
La porta... vado ad aprire! Ma sì, infondo è solo una giornata di schifo che può essere rovesciata. Come? Due spaghetti cucinati dalla mia amica, del vino bianco, brioche, mandarini e tanto tanto tanto tanto sex and the city!!!
Che Carrie sia un po' io? Forse sono io? Chi lo sa?
E dopo la fiction... speriamo nella realtà!
L.

lunedì 28 gennaio 2008

La vita è strana

La vita è veramente strana. Vuoi qualcosa che non puoi avere e poi ti arriva qualcos'altro. E quando arriva, non sai perché, non sai cos'è.
E' come il profumo del caffè la mattina appena svegli, ti prende e ti avvolge nel suo aroma. E' come il sole che splende attraverso le fessure della finestra. Lentamente qualcosa entra nella tua vita, giorno dopo giorno.
Quante energie ho utilizzato per andare incontro alle altrui esigenze! Quanto fiato! Quante parole spesso gettate al vento! Quante lacrime!
Oggi, invece, mi dedico a le cose stupende che non sono fuori, ma dentro di me. Ai talenti magici, a quelle cose uniche e particolari che mi contraddistinguono. Parlo meno, ma respiro.
E se non so cosa dire: canto!
L.

lunedì 21 gennaio 2008

In questo mare di incertezza..

In questo mare di incertezza la vita va vissuta come un soffio. Niente è lasciato al caso e niente ci trascina. Il buio ci fa paura ma nella notte il silenzio regna sovrano e ci permette di riflettere.
E nel frastuono del nostro cuore conosciamo le risposte a tutte le nostre inutili domande. E se la ragione ci attraversa il cuore la rifiuta.
Un turbinio di stelle impazzite in questo cosmo e in questo rifiorito cielo di pianeti.
Un freddo glaciale attraversa la terra e la mia anima. Non un brivido, non una molecola fuori posto. Solo quel senso di vuoto estremo!!!
Quel solito brusio alle orecchie, quel canto... e i fiori prima sbocciano e poi appassiscono!
Gli sguardi delle donne sono pieni di lacrime! Gli sguardi degli uomini pieni di paure! Gli sguardi dei bambini sono come i miei.
Piccolo pulcino ferito che si lecca le ferite! In questo caos che avanza e non capisce il senso del vissuto. Piccolo animaletto ingenuo e indifeso, preda di continui rapimenti dell'anima.
Ho squarciato un po' quel buio, con il coraggio di mille aurighe! Ho attraversato il deserto del silenzio!
E ora mi lecco le ferite!
L.

sabato 19 gennaio 2008

Questione di feeling

Così il titolo di una canzone cantata da Mina e Riccardo Cocciante. Ma cos'è in realtà il feeling? Forse una magica atmosfera che si crea tra due persone, un'insieme di connessioni logiche o illogiche mescolate con attenzione cme le note di una musica da camera?
Risposte poche, solo l'alchimi di un mistero ad avvolgere qualcosa di insolito. Circondati dalle nostre paure vaghiamo alla ricerca di questa magica musica dell'anima e ogni volta che crediamo di averla trovata... la sentiamo sfumare.
Allora: VIA ALLE DANZE!!!
Raccontatemi le vostre esperienze.
La giornalista vi risponderà con garbo.