giovedì 28 febbraio 2008

Tra salmone e caviale, meglio il caviale!











Tra salmone e caviale, scusate, ma io scelgo il caviale! E no... non mi accontento! Dopo una vita di stenti e di sacrifici, oggi posso permettermi una cena di lusso e me la concedo!
Ma possibile che la gente non sappia distinguere l'oro dal platino? Anzi il rame dal platino? Ma possibile che Mozart sia equiparato alla tecno? Ma possibile che La Traviata venga confusa con un tipo di pasta? Non ne posso più!!!
Come amerei chi riconosce il valore delle cose... Come gli sarei grata di quella riconoscenza. E se un arcobaleno brilla in cielo, brilla anche in una pozza di fango, è sempre un arcobaleno.
Il salmone è buonissimo e va bene in tante circostanze... ma io sinceramente voglio il caviale!!!!
CAVIALE!!!
Io sono il caviale! Anzi, sono caviale e spumante e se il mio commensale non apprezza, io non ci sto... abbandono la tavola! Il mare è pieno di salmoni!!! Vai cercane uno così rosa e così puro da non avere le palline tra i denti!
Io sono caviale e voglio essere trattata da caviale!!!



Buon appetito!

La giornalista gastronomica

mercoledì 27 febbraio 2008

SEI LA VITA!!!

La mia amica Luisa dice che io sono "LA VITA", nel senso che incarno la positività e la bellezza di essere al mondo... ovviamente mi vuole molto bene, però questo suo concetto mi ha fatto pensare...

Se io sono la vita, allora posso fare ogni cosa... posso cambiare come voglio, posso travolgere le persone sotto la mia ruota della felicità... La realtà è che certe volte, come in questo periodo mi sento un po' POLLYANNA, la bimba che vede sempre il bicchiere mezzo pieno e che fa del suo ottimismo la filosofia di sempre. Ricordo che mi mettevo a piangere guardando il film e leggendo la sua storia. Una giovane fanciulla che cambia le sorti di un paese con solo la forza del suo sorriso e del suo amore. E' meraviglioso! Questo mi fa credere che la magia esiste veramente e che noi siamo tutti maghi.

Lo dico sempre, vivi giorno per giorno, e sorridi giorno per giorno, ci sarà sempre tempo per i dispiaceri... ma se tu sei LA VITA, allora tienili lontani più che puoi.

Se io sono la vita, la dono a tutti i miei amici che mi adorano...

E se solo per un secondo ho potuto gioire di un loro sorriso... lasciatemi dire che sono UNA VITA FELICE!


La giornalista lusingata

domenica 24 febbraio 2008

BULLDOG


Avete mai visto un cucciolo di BULLDOG? E' quieto, sembra un batuffolo...

Ma quando lo fanno arrabbiare è meglio stare a dovuta distanza.

Diventa poi come quegli abili lottatori che se spintonati all'estremo rischiano di colpire duramente l'avversario e allora preferiscono non entrare nel combattimento.

Tante volte mi è capitato di dover abbandonare la partita perché altrimenti rischio di far male.

NON TOCCARE GLI SCORPIONI!

Un veleno nella coda che colpisce a morte!

Dovrei essere più superficiale e non cadere nelle provocazioni specialmente se provengono da razze di animali non evolute! Ma si sa, l'istinto è istinto!

Ognuno si faccia carico delle proprie scelte e io per prima!

Non perdono più! Avviso i passanti, il bulldog non perdona più!

ATTENZIONE!

MORDO!!!

E non abbaio più...


La giornalista furiosa

mercoledì 20 febbraio 2008

Pollock and me


Apro e chiudo quella porta come uno schizzo di colore sulla tela.

La genialità non è capita, ma spesso trafugata e rapita.

Quelle follie di un tempo non mi appartengono più, voglio solidità non bagliori improvvisi di luce.

Il diamante è bello per qualcuno e scintillante, ma per me rimane solo una pietra tagliente come il veleno che inniettato nelle vene si distribuisce lento.

Che effetto l'adrenalina. Che effetto!

La temperatura sale alle stelle e l'umore scende. E hai bisogno di calore, non di febbre, di amore.

Apri gli occhi e ti accorgi che quello che cerchi non è fuori, ma dentro. Respiri a stento e comprendi...

Quanto sarebbe più bello a volte non sapere...

e quanto però adoro io... SAPERE!


Affascinata dai tratti onirici di Jackson Pollock ... volo in una fantasia che mi porta ad attraversare gli stati... a scoprire nuove terre... e non per avventura, ma per pura voglia di conoscenza. E se ciò non sarà possibile... allora starò ferma ad attendere che il tempo si ricordi del mio passo. Ché chi semina, raccoglie. E se non nasce il grano... il seme è marcio.
Voglio volare...
lasciatemi sognare e con Pollock
morire.
.
La giornalista nel delirio febbrile

domenica 17 febbraio 2008

L'emozione è come un'onda...


Onda che sale e che scende

incontrollabile emozione

che arriva e parte.

Insegue un sogno che non riesce a raggiungere.

Vola più in alto e veloce per prenderlo, ma esso scappa.

Non ha ali l'emozione per svettare in cima.

Crolla improvvisamente dopo un sospiro.

Crolla e si schianta in terra, morente, agonizzante.

E ancora per poco respiro al suo fianco.

Rianimarla non posso più...

Sfugge come questa notte... ai piedi di un monte chiamato Realtà.

Eppure se chiudo gli occhi posso ancora vederla correre

e felice, sorridermi.

Posso sentirla cantare di un amore bellissimo.

La vedo prendermi per mano e portarmi su,

senza ali per volare, ma con l'energia per non cadere.

E ora, povera, piccola emozione giace lì, in terra,

io la guardo e niente aggiungo.

Devi trovare da sola la forza per rialzarti mia Emozione,

io non ti aiuto più!


La giornalista nel tentativo di non affogare

giovedì 14 febbraio 2008

My funny Valentine!


A really great Valentine!


Few friends, good friends...

an actor... cabaret... Marsalino docet!



And then... BOEME!!

Wine and beer!

and smiles.. smiles ... smiles...


I LOVE YOU ALL!


I love you!


The jornalist drunk

A chi ama... e a chi si lascia amare...


Un San Valentino tra amici...

Tra amici VERI e non nominali...

Un San Valentino speciale e pieno di amore, di quell'amore diviso in più parti e con persone per cui io sono veramente speciale! Con chi non ho bisogno di giustificazioni per essere semplicemente me stessa, con i miei pregi e i miei difetti, con chi conosce i miei desideri e li soddisfa naturalmente... con chi è naturale... semplice... come viene..

Con chi mi dice TI VOGLIO BENE... con chi mi perdona e mi rimprovera...

con chi mi reclama, mi pensa...

Un meraviglioso San Valentino con chi vuole condividere la vita e la gioia con me!

CON I MIEI AMICI PIù CARI...

quelli che a volte mi bidonano, altre mi rincorrono e altre ancora cadono con me, nei miei tormenti.

Cosa potrei desiderare di più? Gli amici a cui ho dato il cuore... quelli veri... loro...

Oggi...

sono qui con me

e mi gridano

il loro amore!


SONO FELICE!!!


La giornalista esaltata dai fumi Lupercali

Parole Parole Parole di San Valentino

Cantata da Mina & Alberto Lupo

Chiosso - Del Re - Ferrio (1971)

LUI: Cara, cosa mi succede stasera, ti guardo ed è come la prima volta
LEI : Che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei
LUI: Non vorrei parlare
LEI: Cosa sei
LUI: Ma tu sei la frase d’amore cominciata e mai finita
LEI: Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai
LUI: Tu sei il mio ieri, il mio oggi
LEI: Proprio mai
LUI: È il mio sempre, inquietudine
LEI: Adesso ormai ci puoi provare/ chiamami tormento dai, già che ci sei
LUI: Tu sei come il vento che porta i violini e le rose
LEI: Caramelle non ne voglio più
LUI: Certe volte non ti capisco
LEI: Le rose e violini/ questa sera raccontali a un’altra,
violini e rose li posso sentire/ quando la cosa mi va se mi va,
quando è il momento/ e dopo si vedrà
LUI: Una parola ancora
LEI: Parole, parole, parole
LUI: Ascoltami
LEI: Parole, parole, parole
LUI: Ti prego
LEI: Parole, parole, parole
LUI: Io ti giuro
LEI: Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole tra noi
LUI: Ecco il mio destino, parlarti, parlarti come la prima volta
LEI: Che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei,
LUI: No, non dire nulla, c’è la notte che parla
LEI: Cosa sei
LUI: La romantica notte
LEI: Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai
LUI: Tu sei il mio sogno proibito
LEI: Proprio mai
LUI: È vero, speranza
LEI: Nessuno più ti può fermare/ chiamami passione dai, hai visto mai
LUI: Si spegne nei tuoi occhi la luna e si accendono i grilli
LEI: Caramelle non ne voglio più
LUI: Se tu non ci fossi bisognerebbe inventarti
LEI: La luna ed i grilli/ normalmente mi tengono sveglia/mentre io voglio dormire e sognare/ l’uomo che a volte c’è in te quando c’è/che parla meno/ ma può piacere a me
LUI: Una parola ancora
LEI: Parole, parole, parole
LUI: Ascoltami
LEI: Parole, parole, parole
LUI: Ti prego
LEI: Parole, parole, parole
LUI: Io ti giuro
LEI: Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole tra noi
LUI: Che cosa sei
LEI: Parole, parole, parole
LUI: Che cosa sei
LEI: Parole, parole, parole
LUI: Che cosa sei
LEI: Parole, parole, parole
LUI: Che cosa sei
LEI: Parole, parole, parole, parole parole soltanto parole, parole tra noi

martedì 12 febbraio 2008

Melliflua


Melliflua, più dolce della Tartelette fraises.
Un pochino di panna, un biscotto in più ed eccomi:
una dolce, calorica, e gelatinosa tortina di fragola.
Carica di zucchero, indigesta a chi ama il salato
e insopportabile a chi non ama e basta!
Dolcezza virtù o debolezza?
Dilemma intriso di sapore.
A chi ama la dolcezza risulto immangiabile
a chi ama la pizza risulto insopportabile.
Io so solamente che mi guardo in questo specchio
e mi sembro
semplicemente
adorabile!
Come una fragola!
PS: Attenti alle allergie!
MORDO!
La giornalista melliflua -
FOTO BY LA GIORNALISTA

lunedì 11 febbraio 2008

Cat on a Hot Tin Roof - Tennessee Williams

La gatta sul tetto che scotta


Prendo spunto da uno scritto del celebre drammaturgo statunitense, Thomas Lanier Williams detto Tennessee, che per questo lavoro ottenne il Premio Pulizer. Il dramma di tre atti completamente svolti nella camera da letto ci presenta le vite di Brick e Maggie e del loro matrimonio "bianco". (without sex).

Povera Maggie innamorata perdutamente di un uomo che non capisce il suo calore... calore di gatta! Povero Brick, perduto nei fumi dell'alcool, unico suo sfogo! Non degna la moglie di alcuna considerazione, le risponde in modo evasivo e la fa sprofondare in uno stato di profonda rabbia e frustrazione.
Quella rabbia esplode ferocemente in una lite e lei dichiara di sentirsi come una gatta sul tetto che scotta, ma è decisa a non cadere giù. Non vuole perdere ciò che ha conquistato e si terrà ancorata con gli artigli se occorre ma non cederà.

Il dramma continua con risvolti inaspettati, ma non sarò certo io a svelare qui il finale, ma solo a destare la giusta curiosità...

Solo un assaggio per un titolo così intrigante, solo una nota per parlare di una canzone...

La canzone del gioco di ruolo, la canzone dello scambio, la canzone delle fusa...

Metti una sera, una festa, tantissime persone intorno... metti un drink forse due, o tre... un falso nome, una falsa provenienza, dei falsi interessi, uno sguardo da gatta. E la vita cambia! Sei diversa, non sei tu! Le tue paure si dissolvono col ghiaccio nel bicchiere, puoi ammaliare, ammiccare, essere diamante. Puoi brillare e non farti coprire dal buio. Puoi desiderare, e osservare dietro a una maschera puoi giocare.
Giocare, tirare i dadi, scommettere! Dov'è finito il coraggio? Chi scommette? Io lo faccio! Sì, scommetto su me stessa, io sono una esperta di poker, di assi nella manica. Ma barare mai, no, non è leale, solo il gioco giustifica le mosse. Gioco... gioco... gioco...
Ma non vedo la puntata? Fiches sul tavolo non ci sono?
Il verde prevale senza colori senza forme, né tonde né quadrate.

Sono stanca... passo alla roulette ...

(c'era una volta una gatta...)

La giornalista pazza!

in amore...


IN AMORE
O
SEI IL NUMERO UNO
OPPURE
NON SEI NESSUNO!!!

domenica 10 febbraio 2008

un sogno che diventa realtà...


Quel cavallino dorato mi ha accolto con il suo splendido scintillio d'ali. Un sogno che si avvera. Varcare le porte della RAI.

Un giorno fatto di emozioni incalzanti, di volti noti che mi sorridono e mi fanno sentire a casa.

Ho varcato la soglia di un'emozione e ci sono rimasta dentro per ben 6 ore.

Ho visto come nasce la notizia televisiva, come cresce, come si comunica.

Mi sono sentita piccola, mi sono sentita umile, mi sono sentita coma mai lo sono stata UNA GIORNALISTA dentro.

Ho varcato le porte dello studio di conduzione. Ho fissato la telecamera. Ho visto la luce rossa.

Le mie gote lo erano di più.

Sentivo tutto il mio corpo urlare di gioia in quella che per me sarebbe stata un'esperienza solo da sogno e che invece è divenuta una splendida realtà.




Quando da piccola di fronte alla sede RAI alzavo la testa e guardavo quella scritta così imponente che ogni giorno scorgevo dalla mia finestra, non potevo immaginare che un giorno avrei visto la scritta più grande, la sede centrale dell'informazione italiana.

E sinceramente... non mi importa di quello che in questi anni ho passato, dei tormenti e delle delusioni, delle testate che mi hanno voluto schiacciare. Io ho continuato a sognare e oggi posso affermare che i sogni ti portano molto vicino alle stelle!


La Giornalista (passaggio in RAI)

giovedì 7 febbraio 2008

Chi sono?


CHI SONO?


Son forse un poeta?

No, certo.

Non scrive che una parola, ben strana,

la penna dell'anima mia:

"follia".


Son dunque un pittore?

Neanche.

Non ha che un colore

la tavolozza dell'anima mia:

"malinconia".


Un musico, allora?

Nemmeno.

Non c'è che una nota

nella tastiera dell'anima mia:

"nostalgia".


Son dunque... che cosa?

Io metto una lente

davanti al mio cuore

per farlo vedere alla gente.


Chi sono?

Il saltimbanco dell'anima mia.


[da “Poesie” – Aldo Palazzeschi!] - Foto by La Giornalista

mercoledì 6 febbraio 2008

La Bambola

Foto by La Giornalista


La bambola - Patty Pravo


Tu mi fai girar

tu mi fai girar

come fossi una bambola

poi mi butti giù

poi mi butti giù

come fossi una bambola

Non ti accorgi quando piango

quando sono triste e stanca tu

pensi solo per te



No ragazzo no

No ragazzo no

del mio amore non ridere

non ci gioco più

quando giochi tu

sai far male da piangere



Da stasera la mia vita

nelle mani di un ragazzo no,

non la lascerò più



No ragazzo no

tu non mi metterai

tra le dieci bambole

che non ti piacciono più

oh no, oh no



Tu mi fai girar,

tu mi fai girar...

poi mi butti giù,

poi mi butti giù...

martedì 5 febbraio 2008

Delirio di una notte tra il 5 e il 6 febbraio e di altre successive notti...

Posso essere sincera? Sì, lo sono e lo sarò sempre! E poi ora che ho una bottiglia di Negroamaro in corpo (nel senso che ho bevuto del vino!) non posso mentire.



Mi spieghi che cavolo di senso ha?



Quella frase disgustosa, quella frase che tutto chiude e che ti lascia le porte aperte? Mi spieghi che cavolo c'entra? Me lo spieghi CAVOLI!!!!!!!!



Partiamo dall'inizio, io ruota di scorta per serate andate male mi prendo la cura di farti sapere che ho voglia di vederti e tu che fai? Che mi dici?



"Ci vediamo prossimamente!!!"



Ma chi sono io? Una tassa da pagare?



Scusa, ma sinceramente non sono abituata a essere trattata con tanta superficialità, NO! Io sono quella a cui gli uomini sbavano dietro, quella che non perdona, che non lascia speranze e tu, no dico, TU! Mi tratti così? Dico... ma ti rendi conto? Mi hai fatto imbestialire che stavo per fare un testa coda con il freno a mano in pieno viale e stavo tornando indietro per prenderti a schiaffi!!!



Solo due giorni fa mi tenevi la mano, mi baciavi e sembravi l'uomo più dolce della terra! E oggi, stanotte, mi dici quella frase? Quella fottutissima frase? " Ci vediamo prossimamente".



Ma lo sai o no che ci rimane poco tempo per vederci e stare bene? Lo sai che tra un po' tu riprendi la tua vita e io la mia? Lo sai cavoli?



...






DELIRIO!!!!!




10 febbraio... E il delirio prosegue...



"La nostra storia sta scivolando in una bella amicizia? "...



Ma che diavolo dici??? Tu la stai spingendo giù nel precipizio. Tu che disincantato mi guardi con occhi non più vogliosi. Tu che mi dici che ormai non c'è più niente da scoprire. Cosa ne sai del mio mondo interiore? Che ne sai delle mie paranoie mentali? Mi spieghi che me ne faccio della tua amicizia?? NON LA VOGLIO!!! Io voglio gridarti ciò che ho dentro! Voglio parlare di me, voglio che mi racconti di te! No, non la voglio la tua amicizia, non potrei accettarla, non potrei sopportarla.



Non sono più arrabbiata, solo delusa! Delusa...



UOMO! where you are?





17 Febbraio...


DELIRIO senza fine!


forse hai ragione tu, forse sono dipendente dalle emozioni, dai sentimenti, da te. Forse hai ragione a stufarti del mio essere pressante solo perché esprimo il desiderio di stare con te e di vederti. Sono veramente infuocata di rabbia!


Perché non posso semplicemente essere me stessa? Perché tutti volete che finga? Che finga di essere fredda, che finga di essere felice senza di lui. Non è vero che non mi basto! Io mi piaccio moltissimo e sto bene con me stessa, ma con lui sto meglio, che ci posso fare?


Ho le guance che mi scoppiano per il caldo ed il rossore, credo che la mia pressione sia molto alta.


Mi passerà, come sempre... mi passerà. DEVO solo attendere che passi. Devo sbollire questa rabbia! Non posso controllare gli avvenimenti. Non posso.


Non posso obbligare nessuno a rientrare in un mio schema mentale, ma devo solo sperare che le cose si sistemino spontaneamente.


Voglio solo avere le idee chiare sempre: sia per ciò che riguarda le mie scelte che per le scelte degli altri su di me. Chiedo solo un po' di chiarezza. Ma poi in realtà... non voglio... NO. Io lo so ciò che c'è da sapere (NULLA).


Odio la mia sensibilità. Odio il mio sentire e presagire. Odio il mio modo di amare.


E nonostante tutto... Amo ancora abbastanza me stessa da non voler soccombere.


E ... mi spiace....


a quel paese le regole del cavolo...


... IO AMO COME SO!


Pazienza!





LA DONNA DELLA DOMENICA

Ciao, sono la donna della domenica.
Colei che può aspettare.
Colei che niente chiede.
Sono il fantasma della tua vita,
non degna di alcuna tua attenzione.
Sono colei che presto si dimentica,
colei che il tempo cancella.
Sono matita e tu gomma.
Sono riva e tu mare.
Sono terra e tu pioggia.
Sono colei che non ha paura di soffrire
e alla quale tutto puoi fare.
Colei che puoi
calpestare
raggirare
schiaffeggiare
e poi
baciare.
Sono respiro e singhiozzo
Sono una notte di passione
un brivido congiunto,
ma
non cercarmi e non legarti
io sono la donna della Domenica!
scritta da..
La giornalista
che ascolta questa canzone:
FATELO CON ME! – Anna Oxa

Normalmente è facile perché non grido
dura a lungo è garantito perché non mi muovo
fate con me ciò che volete fare
provate con me smettete di sognare
fatelo con me
fatelo con me.
Uno strappo e via la giacca è già sparita
e il rasoio è quasi dolce fra le vostre dita
uno strappo più forte che segni le spalle
lo sapete bene voi che il nailon taglia la pelle
fatelo con me
fatelo con me.
Combatterete in segreto per un mondo migliore
ne uscirà rafforzato il senso del vostro pudore
dai
fatelo con me con me
provate su di me, su di me
provate su di me, con la mia copertina
con un ritaglio di giornale una mia cartolina
provate su di me, su di me
fatelo con me normalmente non grido
fatelo con me normalmente io rido
fate con me ciò che volete fare
provate con me smettete di sognare
fatelo con me
fatelo con me.

(scritta da Ivano Fossati)
Più mi guardo intorno...
più capisco quanto sono
SPECIALE!!!
La giornalista

lunedì 4 febbraio 2008

La storia di una bimba precoce

La mia vita raccontata in una serata. Tutti i particolari ripercorsi con meticolosità da un cuore di mamma. I miei primi strillini, le mie marachelle, i miei primi uomini. Che vergogna! E che risate! La mia vita sembra uno spettacolo di cabaret: una serie di battute, una dietro l'altra.
Lei raccontava di quando a soli 4 anni la mia voce di femmina passionale parlava nella notte insonne (e già! Anche a 4 anni stavo sveglia la notte. E' una cosa che mi porto dietro da una vita!). Narra del mio cuore ferito di bimba innamorata, ferito perché la nonna mi aveva detto che non potevo sposare Brunello, il mio fidanzatino dell'asilo perché era più piccolo di me di due anni - il bimbo ne aveva due - io 4 appunto! Nel tormento che la passione mi destava arrovellavo il cervello alla ricerca di una risposta plausibile, ma non ne trovavo. Io ero innamorata e niente e nessuno potevano allontanarmi dal mio piccolo Brunello. Ma avevo 4 anni, il corpo di bimba e il fuoco di donna. Fuoco che non cessò nemmeno a 9 anni quando iniziai a scrivere i primi versi. E' lei a ricordare ancora: il vaso d'oro del salone e le mattonelle. (Mattonelle belle voi siete... tutti vi schiacciano con i loro piedi...) La mia lirica era già da allora rivolta all'attenzione del tormento dei deboli. Tutti vi schiacciano con i loro piedi e nessuno si accorge del male che vi fa. Anche le mattonelle possono avere un'anima pensò la mia purezza di bimba. E quella sensibilità ancora oggi non me la scrollo di dosso e non me ne libererò mai, forse.
Le mie scorribande non finivano a soli 9 anni, i miei giochi pericolosi mi hanno portato a distruggere un tavolinetto di vetro sul quale ballavo la lambada con mia sorella, fortunatamente da quella pioggia di schegge di vetro ne siamo uscite entrambi incolumi.
Flashback - 3 anni - io in soggiorno. Già da allora odiavo la tv e i televisori, mi sono fiondata contro un SONY 48 pollici e il grosso elettrodomestico mi ha schiacciato la testa, anche qui miracolosamente incolume dopo aver richiamato l'attenzione di tutti i miei vicini e dell'ambulanza che era già stata prontamente chiamata da qualcuno. Io mi guardavo intorno, la gente urlava, non capivo cosa fosse successo, stavo bene, niente di rotto in me, solo un gran botto e il televisore in frantumi sopra la mia testa. Non riuscivo a capire tutto quel panico. Avevo 3 anni ma non ero scema! Mi sembravano tutti pazzi.
E nel buio della mia cameretta ho capito che la vita sarebbe stata un vero caos e che forse sarebbe stato meglio non crescere più.
L.

domenica 3 febbraio 2008

Fede nel Paradiso



Ok! Week end in Paradiso! Viaggio di sola andata? Chi lo sa? Intanto riordino le idee, riguardo le foto e mi metto comoda. Non ho fretta e il Paradiso me lo merito. Sì, me lo merito prorpio.
Ho fatto un tuffo nel passato a quando avevo 23 anni e mi divertivo come una matta ed ero piena di amici e aperta sempre a nuovi incontri. Forse 4 lunghi anni a stare con qualcuno di molto più giovane mi avevano fatto dimenticare quanto in realtà io sia piena di vitalità ed energia. E a volte basta una semplice maschera di piume per guardarsi con altri occhi.
Sento che in questo momento potrei affrontare qualsiasi cosa... mi posso esporre. Spero che duri, spero che possa arrivare a vedere l'arcobaleno e che il sole splenda alto nella mia vita. Lo spero e lo voglio. Me lo merito!
Come spiegare la felicità? Non saprei... la provo, la sento, la vedo.
Non voglio chiedermi quanto durerà, anche se vorrei protrarre questo stato benefico all'infinito, ma spero di avere quella buona dose di fortuna da far brillare la stellina su di me, in modo da illuminare la mia isola.

Citazione di oggi:
"Ero stata sveglia tutta la notte a dubitare della mia fede nella fede. Insomma, non avevo sempre avuto fede? Fede che mi avrebbe lasciata entrare nella sua vita, fede che avrebbe detto: TI AMO".
Carrie Bradshow

La giornalista.

sabato 2 febbraio 2008

Silence

Silence!
SCCCCCCC....
No any words......
Stop
close your eyes... and relax!

I'm screaming, in my soul!

It's just a sing! It's just a joke!

Go away! ...

Another page to write, another chapter of your life...

Give me a reason to believe in you, please, give a reason!!!

I'm here...

...waiting for a proof.

Now, I close my eyes and just dream!

L.
(the journalist)

venerdì 1 febbraio 2008

Manhattan


Rettifica! Ci può essere qualcosa di più bello di una serata sex and the city... una serata con Woody Allen! .... Manhattan, una piadina e una birra!
Nell'intimità, non troppo intima, della mia casa mi accosto alla singolare ironia di un genio del cinema. Certo non lo conoscevo bene, ma ora sono completamente innamorata di lui. Woody Allen che non è il nome di un wurstel, ma di un cineasta di fama mondiale mi ha completamente fatto perdere la testa! Potrebbe essere il mio uomo ideale se solo fosse più in carne!
Manhattan è completamente girato in bianco e nero con una fotografia da fare invidia a Robert Doisneau.
Dal film: "Perché vale la pena di vivere?"
Rispondo a modo mio: "Per Billie Holiday, per la Donna che legge di Fragonard, per la Signora delle Camelie di Dumas figlio, per conoscere ed apprezzare la vita e le opere di Modigliani, per I colori dell'anima per la pizza, i palloncini, i coriandoli, i dolci e il gelato. Per i completi intimi, i libri e le librerie, i quadri. Per viaggiare e visitare Parigi, la Spagna, l'India... Per Le relazioni pericolose per conoscere un attore di Hollywood e fidanzarcisi, per scrivere poi un romanzo sulla vostra storia... Per piangere con Love Story e riflettere con Socrate. Per amare come Shakespeare e ascoltare Debussy o Hendel e Mozart, Vivaldi, Albinoni. Per cantare come la Callas, recitare come la Duse, e comporre come Verdi.
Per lottare per le proprie idee, i propri sogni e non dimenticare mai la realtà. Per questo e per il viso di... il Suo! Per vedere ancora il suo sorriso, i suoi occhi brillare, le sue mani muoversi".
Non so se W. Allen approverebbe la mia interpretazione, ma voglio sperare di sì.
Frase finale, in americano:
She: I have to go!...
he: Do you still love me or what?
she: do you love me?
....

he: six mounths its a long time... You'll change...
she: "Bisogna avere fiducia nella gente... Infondo sei mesi non sono un'ernità"

Sorriso dolce!

THE END!

Time to dream!

Ora è tempo di sognare! Non importa quali saranno le conseguenze.

Molti dibattono sul senso delle favole. I pedagogisti ritengono che le favole aiutino i bambini a svilippare l'immaginazione. Anche se altri ritengono che spesso la fantasia sia nociva, io appoggio i pedagogisti.
Sognare è bello! Fa bene alla pelle, al morale e in generale... alla vita!
Pensate che stia scherzando? A volte si è a un passo dal Paradiso e non lo si sa.
Pensate ad esempio ad una cena con un'amica, ad una serata favolosa a parlare di vita, uomini, lavoro. Pensate a un gustosissimo risotto con piselli e zafferano, a del buon vino, alle puntate di Sex and the City in DVD. Pensate a un gelato che ti fa sentire al settimo cielo. Pensate a tutto ciò e mescolate le sensazioni, ne esce una ricetta fantasmagorica!!!
E poi pensate di desiderare di avere vicino un uomo come Mister Big, solo un po' più dolce, un po' più affettuoso e un po' più vero. Immaginate che questo si materializzi a casa vostra come un cenerentolo al contrario, cioè che appaia a mezzanotte. Fantasticate di avere già perso entrambe le scarpette e di essere apprezzate per i vostri piedi. Infine godetevi la favola di un grande sorriso che vi nasce spontaneo sulle labbra. Il resto lo potete immaginare, sta a voi... ma pensate a qualcosa di veramente bello a qualcosa di indescrivibile e privo di aggettivi. Pensate di perdere la testa per circa venti volte e di non trovarla più. E di sentire ancora il sapore della cioccolata del gelato o del vino.
Aprite gli occhi e continuate a sognare...
Guardate bene gli angeli che cantano, ascoltate il respiro delle maree. Ecco che il sogno non muore! E' lì ad attendervi come un cuscino di piume.
Non è tempo di svegliarsi, è solo tempo di sognare!!!
L.