sabato 21 maggio 2011

La posta del cuore...



Ricevo molte lettere da ammiratrici e ammiratori e come ogni buona giornalista di costume non poteva mancare la mia "Posta del cuore". Iniziamo subito con una missiva proveniente da Claudia di Genova:

"Cara Laura, è molto tempo che vivo una situazione difficile e mi pare di non riuscire a trovare una soluzione, per favore dammi un consiglio! Sono ormai 4 anni che ho una relazione fissa con un uomo che sento non amarmi. Inizialmente erano piccoli litigi, ma poi ho capito che eravamo diversi. Ho sempre pensato che la diversità sia costruttiva, ma ora forse mi devo ricredere. Mi ha messo tante insicurezze, vivo col terrore che mi tradisca da un momento all'altro, non fa che lasciarmi sola a casa, dice che ha bisogno di 'svagarsi' e spesso deve stare con gli amici da solo, senza di me. Io sinceramente non capisco come prenderlo... mi sento sempre tanto triste... vorrei parlare con qualcuno, ma la sola cosa che gli altri sanno dirmi è di lasciarlo. Vivo in una situazione precaria e questa storia altrettanto precaria mi fa stare sospesa ad un filo. Sono ingrassata 7 kg da quanto vivo con lui e mi vedo anche brutta. Pensi che sia paranoica? Cosa devo fare? Possibile che non esista altro modo di risolvere la questione se non lasciandolo? Non so quanto riuscirò a reggere questa solitudine e questa mancanza di amore... ma non so vivere senza di lui... per favore dammi un consiglio... le mie giornate sono così lunghe e così vuote!".
Claudia.

Cara Claudia da quello che mi dici la cosa sembra essere molto grave... credo che ti possa essere utile leggere un libro: "Donne che amano troppo" di Robin Norwood. In questo libro la psicologa americana analizza alcune relazioni eccessive descrivendo i motivi di un attaccamento nocivo ad una persona che pensiamo di amare, ma che in realtà è uno strumento per camuffare un nostro malessere interiore come la paura di essere sole, le insicurezze, la poca autostima. L'unico consiglio che posso darti io è di cercare un lavoro che ti imegni le giornate, che ti piaccia e che ti faccia guadagnare un po', di andare in palestra o a correre per smaltire qualche kg in più che ti imbarazza e di non guardare al futuro o al passato, ma solo al presente. Se ti senti sola diglielo, se sei a disagio faglielo presente e se lui non ti capisce, bhe cara, forse è meglio che volgi lo sguardo altrove. E' difficile, lo so, ma devi ricominciare da te stessa... e come dice Jack Folla in questo video che ti allego, non c'è niente di più bello di una donna in rinascita!!! In bocca al lupo...

La giornalista postina

domenica 1 maggio 2011

PRIMO MAGGIO _ FESTA DEI LAVORATORI


Due parole su questa giornata e sul concetto di lavoro:

i lavoratori sono persone che producono per il benessere di una comunità. In Italia abbiamo un concetto rovesciato, i lavoratori sono sanguisughe per gli imprenditori... che succhiamo i risparmi che dovrebbero andare invece nelle tasche di chi ci mette il "rischio" d'impresa... ma a sua volta gli imprenditori sono delle sanguisughe per le casse dello stato nel momento in cui non pagano le tasse ed evedono il fisco. Così non si andrà da nessuna parte! Si parla tanto di rilancio dell'occupazione ma come? Io avrei qualche idea: ABOLIZIONE DEI CONTRATTI A PROGETTO! Sono stati la rovina di tanti giovani e la disgrazia di tanti adulti. ABOLIZIONE DEGLI STAGE NON RETRIBUITI: Basta con questo concetto che se ti formo ti pago: il mio tempo non torna più, il tempo che si spende in Università, Master e conseguenti stage passa inesorabile e le ore spese gratis in un'azienda si trasformano in anni di sforzi per i giovani che tentano una loro strada e che scoprono poi non essere accessibile perché in Italia non c'è meritocrazia, ma una fitta parentopoli...

Lo sappiamo tutti e ci facciamo questi discorsi da anni, ma la verità è che ognuno pensa che sia meglio coltivare il proprio sogno di successo che cambiare le regole di una società. ABOLIZIONE DELLE CASTE! Basta con le restrizioni rigide, se uno è bravo lo dimostri sul lavoro! Vivere per un progetto comune e non per il sogno di comprarsi una Ferrari. Vivere salutando la gente con un sorriso, imparare ad ascoltare, a non perdere i dettagli, a capire le singole difficoltà, sapere che per essere "capo" devi essere per forza stato anche "servo" e cercare di mettere passione in quello che si fa. E se vi diranno che la vostra passione è inutile, bhe allora è quello il momento di metterci ancora più volontà e ardore! Non arrendetevi mai! Lottate per i vostri diritti, per la vostra dignità di esseri umani e per un lavoro che possa far esprimere il meglio di voi stessi. Ma prima di tutto cercate di capire in che direzione volete andare solo cosìì il cammino sarà più breve e fatevi prendere per mano da chi da tempo conosce quello che voi ora state imparando: un mestiere!

BUON PRIMO MAGGIO!

Laura (la giornalista ;-))