martedì 6 settembre 2011

Le cose che odio ..... 2


Odio chi non risponde al telefono e non ti richiama
odio chi non crede alla famiglia
odio chi non sa dire la verità senza ferire
odio chi non si legge dentro e non si mette mai in discussione...

Odio chi ama le emozioni forti, ma rinnega l'amore
odio chi si nasconde dietro un bicchiere o una sostanza per non guardarsi l'anima
odio chi pensa di sapere come gestire la vita altrui e non si sa gestire la propria
odio chi non sa chiedere scusa, ma dopo un errore ti accusa...

Odio le costrizioni, ma non amo l'eccessivo libertinismo
odio chi non sa praticare la carità
odio i ricchi che si credono poveri e piangono la loro miseria
odio i poveri di spirito che lo cercano in una bottiglia...

Odio chi giudica senza conoscere, ma anche chi conosce e non giudica
odio l'indifferenza, anche se capisco che è solo indifferenza di mediocrità
odio la mediocrità e chi se ne fa portatore
odio chi non guarda al di là della superficie

Odio il lassismo, ma odio pure lo stacanovismo,
odio chi si rifugia nel lavoro per nascondere un disagio,
odio chi si rifugia nella droga per nascondere un malessere
odio chi si rifugia nell'alcool per nascondere se stesso
e odio chi non sa affrontare il presente.

Odio chi non prova emozioni semplici o dice di non saperle provare
odio i pettegolezzi e odio chi invece si disinteressa di tutto
odio chi odia gli animali e chi non li capisce
odio chi non sa comprendere un dolore

Odio gli uomini che odiano le donne
odio le donne che ci fanno odiare dagli uomini
odio le urla dei bambini, ma ancor di più quelle degli adulti
odio le finte buone maniere, ma odio anzi detesto le cattive.

Odio la maleducazione
odio chi non sa rispettare l'altro
odio chi non alza gli occhi al cielo
e odio chi costringe a farli abbassare...

odio questo
e capisco che loro odino me!!!

La giornalista odiosa

mercoledì 24 agosto 2011

Le cose che odio... ... ... 1



Odio lavare i piatti
mettere in ordine
odio chi spaccia droga
odio chi si fa del male gratuitamente
odio chi non rispetta l'altro...

Odio chi non ama gli animali
chi non paga il biglietto sui mezzi di trasporto
chi abusa delle donne
chi abusa della mente delle donne
chi abusa dei figli
chi uccide i genitori

Odio gli avari
chi è attaccato al denaro e al lavoro
chi non vuole figli
chi non crede nella famiglia
chi non sente la spiritualità dentro di sé.

Odio gli idioti
le ingiustizie
le ipocrisie
odio chi non ammette i propri errori
odio chi uccide i sogni di un'altra persona...

Odio chi non capisce l'arte e la cultura e non vuole capirla
odio gli arroganti, ma ancor più i falsi umili...
odio chi non si sa confrontare
chi non ascolta
chi pretende di avere sempre ragione.
Odio gli estremismi,
le imposizioni,
il menefreghismo...

Odio chi fa della diplomazia una maschera di falsità
chi non prende posizione per non ferire una delle due parti coinvolte
chi non ha spirito agonistico
chi sfugge al confronto dialettico
chi si nasconde dietro una maschera per tutta la vita.

Odio chi pretende di sapere tutto di me
chi pensa di essere portatore della ragione del mondo,
chi pensa che l'anticonformismo a tutti i costi sia "figo".

Odio chi si lascia vivere
chi è chiuso nella mente e nel cuore
chi non sa amare
chi non sa perdonare
chi non sa parlare di sé.

Odio chi non riconosce di odiare...

(fine prima parte)

La giornalista odiosa

sabato 6 agosto 2011

la classificazione degli uomini in un unico grande MODELLO!!



Avete mai provato a classificare le tipologie maschili? Io sì:

- esiste l'uomo che passa le intere giornate a giocare a poker on line, senza sapere nemmeno se stai respirando, se tu sia in casa o se invece ti sia gettata dal balcone per disperazione.
- esiste l'uomo che rientrato dal lavoro (4 ore mattutine) e trovando tutta la casa linda e pulita riesce a rimproverati perché non hai gettato il sacco della spazzatura (dei misti) - anche se cartone, plastica e organico sono magicamente spariti.
- esiste l'uomo che quando gli chiedi perché non ti porta a fare una cenetta romantica
Tête-à-tête dice che è stufo di vederti sempre intorno e che ha bisogno di stare un po' con i suoi amici...
- esiste l'uomo che dopo che ti sei preparata, vestita, truccata, di sabato sera, in macchina ti rinfaccia che vuole uscire da solo con il suo amico per andare ad una festa fantastica alla quale tu non sei gradita.
- esiste l'uomo che ogni giorno ti ripete che non vuole sposarsi, non vuole avere figli, non vuole avere una classica vita di coppia... e che vuole avere la possibilità di conoscere e diventare "amico" di altre donne...
- esiste l'uomo che nonostante tu abbia uno stipendio inferiore al suo di almeno la metà ti faccia pagare ogni centesimo che condividete... e magari ti chiede anche qualche prestito!!
- esiste l'uomo che è contento quando gli altri uomini o donne ti insultano perché così dimostra che tu sei un'idiota e lui è forte... che invece di sputtanare la persona che ti ha ferito, ci diventa amico e prende a frequentarlo più assiduamente..
- esiste l'uomo che non vuole accompagnarti a fare la spesa, dal medico, ad un appuntamento importante, ma fa tutte queste cose per la sua cara mammina quasi ogni giorno..
- esiste l'uomo che si vergogna di dire che convive alle persone di nuova conoscenza, ai colleghi di lavoro, alle amiche speciali...
- esiste l'uomo che non ama dire TI AMO, né tutte le cose carine che alle donne piace sentire..
- esiste l'uomo che cerca di conoscerti a fondo per poi poterti ferire meglio!
- esiste l'uomo che bestemmia, beve fino a dimenticarsi chi è, si perde in esperienze paranormali..
- esite l'uomo che non porta mai il tuo cane a fare una passeggiata semplicemente perché il cane è TUO!
- esiste l'uomo che vuole pregato anche per un minimo di confidenza, che non ama concedersi (come le donne) e che pensa di riversare su chi gli sta vicino tutta la sua misoginia..

Pensate che esiste un uomo che riunisce tutte queste caratteristiche insieme...
Ed è ancora più triste che esista una donna che si è preso questo uomo!
Se esistono uomini così è perché esistono donne così IDIOTE!!!


(La giornalista in un momento di estrema lucidità mentale)

sabato 21 maggio 2011

La posta del cuore...



Ricevo molte lettere da ammiratrici e ammiratori e come ogni buona giornalista di costume non poteva mancare la mia "Posta del cuore". Iniziamo subito con una missiva proveniente da Claudia di Genova:

"Cara Laura, è molto tempo che vivo una situazione difficile e mi pare di non riuscire a trovare una soluzione, per favore dammi un consiglio! Sono ormai 4 anni che ho una relazione fissa con un uomo che sento non amarmi. Inizialmente erano piccoli litigi, ma poi ho capito che eravamo diversi. Ho sempre pensato che la diversità sia costruttiva, ma ora forse mi devo ricredere. Mi ha messo tante insicurezze, vivo col terrore che mi tradisca da un momento all'altro, non fa che lasciarmi sola a casa, dice che ha bisogno di 'svagarsi' e spesso deve stare con gli amici da solo, senza di me. Io sinceramente non capisco come prenderlo... mi sento sempre tanto triste... vorrei parlare con qualcuno, ma la sola cosa che gli altri sanno dirmi è di lasciarlo. Vivo in una situazione precaria e questa storia altrettanto precaria mi fa stare sospesa ad un filo. Sono ingrassata 7 kg da quanto vivo con lui e mi vedo anche brutta. Pensi che sia paranoica? Cosa devo fare? Possibile che non esista altro modo di risolvere la questione se non lasciandolo? Non so quanto riuscirò a reggere questa solitudine e questa mancanza di amore... ma non so vivere senza di lui... per favore dammi un consiglio... le mie giornate sono così lunghe e così vuote!".
Claudia.

Cara Claudia da quello che mi dici la cosa sembra essere molto grave... credo che ti possa essere utile leggere un libro: "Donne che amano troppo" di Robin Norwood. In questo libro la psicologa americana analizza alcune relazioni eccessive descrivendo i motivi di un attaccamento nocivo ad una persona che pensiamo di amare, ma che in realtà è uno strumento per camuffare un nostro malessere interiore come la paura di essere sole, le insicurezze, la poca autostima. L'unico consiglio che posso darti io è di cercare un lavoro che ti imegni le giornate, che ti piaccia e che ti faccia guadagnare un po', di andare in palestra o a correre per smaltire qualche kg in più che ti imbarazza e di non guardare al futuro o al passato, ma solo al presente. Se ti senti sola diglielo, se sei a disagio faglielo presente e se lui non ti capisce, bhe cara, forse è meglio che volgi lo sguardo altrove. E' difficile, lo so, ma devi ricominciare da te stessa... e come dice Jack Folla in questo video che ti allego, non c'è niente di più bello di una donna in rinascita!!! In bocca al lupo...

La giornalista postina

domenica 1 maggio 2011

PRIMO MAGGIO _ FESTA DEI LAVORATORI


Due parole su questa giornata e sul concetto di lavoro:

i lavoratori sono persone che producono per il benessere di una comunità. In Italia abbiamo un concetto rovesciato, i lavoratori sono sanguisughe per gli imprenditori... che succhiamo i risparmi che dovrebbero andare invece nelle tasche di chi ci mette il "rischio" d'impresa... ma a sua volta gli imprenditori sono delle sanguisughe per le casse dello stato nel momento in cui non pagano le tasse ed evedono il fisco. Così non si andrà da nessuna parte! Si parla tanto di rilancio dell'occupazione ma come? Io avrei qualche idea: ABOLIZIONE DEI CONTRATTI A PROGETTO! Sono stati la rovina di tanti giovani e la disgrazia di tanti adulti. ABOLIZIONE DEGLI STAGE NON RETRIBUITI: Basta con questo concetto che se ti formo ti pago: il mio tempo non torna più, il tempo che si spende in Università, Master e conseguenti stage passa inesorabile e le ore spese gratis in un'azienda si trasformano in anni di sforzi per i giovani che tentano una loro strada e che scoprono poi non essere accessibile perché in Italia non c'è meritocrazia, ma una fitta parentopoli...

Lo sappiamo tutti e ci facciamo questi discorsi da anni, ma la verità è che ognuno pensa che sia meglio coltivare il proprio sogno di successo che cambiare le regole di una società. ABOLIZIONE DELLE CASTE! Basta con le restrizioni rigide, se uno è bravo lo dimostri sul lavoro! Vivere per un progetto comune e non per il sogno di comprarsi una Ferrari. Vivere salutando la gente con un sorriso, imparare ad ascoltare, a non perdere i dettagli, a capire le singole difficoltà, sapere che per essere "capo" devi essere per forza stato anche "servo" e cercare di mettere passione in quello che si fa. E se vi diranno che la vostra passione è inutile, bhe allora è quello il momento di metterci ancora più volontà e ardore! Non arrendetevi mai! Lottate per i vostri diritti, per la vostra dignità di esseri umani e per un lavoro che possa far esprimere il meglio di voi stessi. Ma prima di tutto cercate di capire in che direzione volete andare solo cosìì il cammino sarà più breve e fatevi prendere per mano da chi da tempo conosce quello che voi ora state imparando: un mestiere!

BUON PRIMO MAGGIO!

Laura (la giornalista ;-))

venerdì 11 marzo 2011

La diffidenza è insita nell'indole umana... ma a cosa porta?


Credo che la diffidenza sia insita nell'indole umana, ma spesso mi chiedo a cosa porti...

Sono la prima che ha provato su se stessa la sensazione dell'emarginazione. Sono emigrata dalla Calabria quando ero giovanissima e mi sono trovata in una città a me sconosciuta. Ho dovuto affrontare mille problemi, adattarmi... e dopo tanti anni finalmente mi ero integrata.. ma non è bastato... mi sono trasferita altrove e ancora altrove con una capacità di adattamento pari ad un iguana... ma non è bastato... la tristezza che vedo e che sento quando qualcuno mi vede come una "diversa" è indescrivibile... e allora penso a tutta quella gente che rischia la vita, a tutti coloro che lottano per un ideale, a tutti quelli a cui le storture non vanno bene... penso a chi soffre, a chi vorrebbe essere semplicemente una persona e non essere etichettato come donna, uomo, ricco, povero, cristiano mussulmano... e penso a quanto sono strana, a quanto mi sento assolutamente normale, penso che tutti siamo mortali e che una volta chiusi gli occhi percorreremo lo stesso tunnel per arrivare dove non lo so.. ma in un luogo in cui tutti siamo esseri che siamo stati e che non saremo più. Quindi conviene che lasciate tutti i pregiudizi da una parte... conviene che usiate le vostre energie solo per vivere bene, per vivere meglio, per fare felice la vostra anima...

E nonostante tutto... sono triste per questo mondo...

La giornalista disgustata da quello che sente in giro... dal razzismo sempre più presente nella vita della gente

giovedì 24 febbraio 2011

DISGUSTO PER IL MERCATO DEL LAVORO ITALIANO!!!


Lasciate esprimere in queste poche righe il mio totale disgusto per il mercato del lavoro italiano.

Siamo costantemente ricattati TUTTI, i dipendenti e gli imprenditori, da un sistema che non cessa di creare RABBIA E DOLORE! L'introduzione del contratto a progetto aveva il nobile scopo di aiutare il lavoratore a cercare più lavori contemporaneamente e a guadagnare di più aumentando la propria flessibilità e riducendo NOTEVOLMENTE i propri diritti. In questo stato chiamato ITALIA le cose non vanno mai come previsto, in effetti, il contratto a progetto non è altro è una forma di ricatto per il dipendente che non solo si trova puntuamnete a lavorare il doppio delle ore pattuite in accordo con il datore di lavoro, ma non gode di ferie, né ha la possibilità di avere la 13ma come gli altri contratti. La possibilità di non avere vincoli contrattuali spesso spinge il datore di lavoro (già notevolmente avvantagiato da questo tipo di contratto) ad approfittare della crisi e della necessità lavorativa degli individui. Così stuprano la nostra dignità! Perché, anche se è vero che un dipendente costa molto all'imprenditore, è anche vero che non tutte le persone sono uguali! Non è possibile che ci sia ancora gente con grande esperienza che si trova a dover elemosinare 4 soldi per un lavoro che conosce bene, e non è possibile che giovani accettino codizioni contrattuali pari allo zero solo perché devono fare esperienza. Io sarei per il reato penale a tutti coloro che non rispettano le regole! E' una problematica che agisce anche sul comportamento sociologico delle persone, sembra di essere tornati ai tempi degli schiavi e degli aristocratici, solo che almeno una volta li distinguevi ( se non fosse per il costume che indossavano) oggi invece siamo tutti uguali.

Sono arrabbiata e indignata, mi chiedo come si possa andare avanti così?

Lavori e ti lasciano a casa, lavori e non ti pagano, lavori quanto pattuito e ti chiedono di più, lavori il meglio che puoi e non vieni premiato. Ma dove viviamo? Possibile che la produzione abbia senso solo per pochi? Possibile che la grandezza di un paese la facciano 4 imprenditori e non tutti i cittadini? Ma allora perché mi trovo in uno stato democratico e non in una monarchia oligarchica?? E' ora di svegliarsi da questo sonno, è ora di reagire... ma soprattutto, è ora di dare delle risposte autentiche. Perché in un paese di oppressi, in un paese di furfanti, prima o poi la rabbia diviene incontenibile e la gente preferisce morire che vivere in tali condizioni!