sabato 23 ottobre 2021

Quattro anni di silenzio... riparto da me...

 


Sono passati quattro anni... un silenzio troppo lungo per essere raccontato. Un percorso e una regressione emotiva che mi hanno portato prima a interessarmi a tutti gli sport, con particolare attrattiva verso il tennis che ho praticato da assidua amatrice sino a essere nella classifiche regionali TPRA ai primissimi posti. 

Poi il motociclismo, con l'iscrizione alla FMI e i motoraduni che mi hanno permesso di conoscere ed apprezzare le bellezze del territorio locale... E infine nel 2018 l'inclusione nel mondo calcistico con una breve esperienza di ufficio stampa in una squadra di serie D e la conduzione di un programma sportivo in TV. Eppure da allora molte cose sono cambiate...

La mia passione per la fotografia mi ha portato nella città più nordica della Calabria, alla ricerca di una nuova vita, di qualcosa di completamente diverso da me, dal mio vero IO. Ho cercato il cambiamento ed ho trovato il cambiamento.

Dopo due anni di Pandemia Mondiale e STOP forzato di qualsiasi attività, dopo la paura incessante del contagio, la diffidenza verso l'altro che mai in vita mia avrei pensato di provare, oggi mi ritrovo ancora più vuota e spaesata. Venti chili in più, una consapevolezza maggiore della caducità della vita e tanta voglia di ricominciare ancora.

Cosa mi manca di più? Viaggiare ovviamente... conoscere nuove culture, aprire la mente. Mi sento come un albero forzatamente piantato in un terreno arido che allarga così tanto le proprie radici da non poterle più staccare dalla terra. Vorrei essere innaffiata e correre per prati verdi insieme a Pallina come facevo una volta, ma quella rincorsa è ardua. Sento di percorrere una strada sterrata in salita e nemmeno una partita di tennis mi ha mai affaticato di più.

A cosa penso spesso? A Bologna, alla mia vita da poetessa incompresa... alle mie speranze tradite, ai miei amici perduti in tutte quelle città. Alla vita che va avanti lasciandomi indietro. Penso che ho abbandonato il mio vero talento per rincorrere altro ed ora la vita mi presenta il conto, così salato da non potermelo più permettere.

Nostalgia, rammarico, vivo da un anno persa nei ricordi, intrappolata in questa terra che blocca persino i miei pensieri... non oso più pregare, non posso pensare a ciò che realmente mi rende felice perché la felicità ormai è diventata un lusso di chi ha sempre pagato tutto con la penna ed ora invece con le penne che ci rimette non riesce a dare nemmeno l'anticipo.

"Non mollare mai" era il mio motto, ora è solo una fotografia, statica e con la testa all'ingiù. Mi copro il viso completamente scevra da sovrastrutture e abiti. Guardo il mondo a testa in giù sperando ancora una volta di poterlo capovolgere...

To be continued...

La giornalista tornata dall'oblio

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