mercoledì 11 giugno 2008

E anche questa...

E anche questa sarà un'altra notte in bianco... se un giorno capissi dov'è l'inghippo forse...
Vorrei sparire come un uccello migratore... Sono infuriata con me stessa... dov'è la mia vita? Attaccata ad un computer? Non sono una malata terminale, ho ancora gambe e braccia funzionanti e una mano che corre più veloce del mio pensiero...
Ho sentito uno sciame di api pungermi... ho provato ad addormentarmi, ma ho lo stomaco contratto e l'unica cura è questa mia dote: vomitare parole vuote... come se parlassi ad un amico, al mio foglio elettronico che non mi guarda e non mi parla e non dice nemmeno un sì.
Libertà, libertà, libertà... porto la tua bandiera ma non accetto schiaffi, non più.
E la vita me ne ha dati e adesso non li accetto più. Piuttosto imbocco un altro cammino. Mi sento stupida a non dar retta alle mie sensazioni, mi sento ferita e anche stanca.
Libertà, chi si mette in bocca il tuo nome e poi non ha il cuore libero, non ti merita.
Ferita negli affetti, il resto non conta poi molto. E tutto può cambiare in un secondo, come questa luna che mi schernisce da lassù.
Ridi luna, ridi, pensi che io non ti veda? Il tuo volto pallido che usi per ingannare gli amanti? Ridi Luna, prenditi ancora gioco di me! Hai invidiato la mia felicità, non ti credo più, non ti guardo più, ma controvoglia anche stanotte mi fai compagnia. E quando da qui ti vedo così bella, mi fai rabbia, luna! Perché? Dimmi sorella, perché?
Cosa mi vuoi dire con questo tuo volto cangiante? Cosa celi? E sto ancora a domandarmi il perché. Spesso la risposta è molto semplice. Tu ridi perché non mi senti. Vuoi vedermi piangere luna, ma non ti darò anche questa soddisfazione.
Capirò, tranquilla, prima o poi capirò il senso di tutto questo sentire... Mi hai concesso la sensibilità perché pensavi di farmi felice? Ebbene tienitela! Te la rendo! Non mi conquisterai luna con i tuoi sguardi, non più.
E se la corda si tende troppo, prima o poi si spezzerà!
Non ti ho mai chiesto niente, volevo solo un minimo di felicità, ma tu, cattiva, mi rendi solo piccoli colpi al cuore.
E pensi: "Un giorno mi ringrazierai"... e ci credi... Oh Luna, non mi inganni, no, non più.
Ascolta il tuo silenzio, senti come urla nelle mie orecchie. Non ho sbagliato ancora, non ho voluto sbagliare, sono stata attenta a non ferirti amica delle stelle e allora perché?
Quando ti pregai ero sincera, quando ti supplicai ero sincera, quando mi arresi ero pura. E tu luna, sei sempre lì e ridi ancora.. ti sento sghigniazzare... ti vedo!
Bastava solo un sorriso Luna, una speranza, un sogno. Ti ho chiesto solo questo.
Non mi scaldi sai? Non mi stringi, non mi tocchi... e quindi luna come puoi amarmi?

la giornalista consapevole
http://youtube.com/watch?v=A3REPMDSCh4

Nessun commento: